12 Gen Come vivere la lentezza con equilibrio
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Questo mese nel gruppo Facebook DuemiladicianNUOVO (se vuoi partecipare puoi entrare in qualsiasi momento dell’anno qui, e scaricare il calendario evolutivo in versione gratuita qui) stiamo approfondendo e portando equilibrio sul tema della lentezza.
Tu che rapporto hai con la lentezza?
Due caratteristiche della lentezza
In fondo, se ci pensi, la lentezza ha due particolari caratteristiche: il fatto di essere un concetto squisitamente relativo – si può essere lenti solo rispetto a qualcosa di riferimento – e quello di essere una qualità trasversale, che può toccare tutti gli ambiti della vita, e che quindi vale la pena essere vissuta bene.
Ci sono cose che è bene fare con lentezza, almeno alcune volte. Altri casi in cui è bene prendersi un momento, o un periodo, dove è bene rallentare un po’ tutto, godendosi il ritmo lento di una vita. Molti credono che fare le cose lentamente sia impossibile, o sinonimo di pigrizia. Eppure la natura fa molte cose lentamente, o almeno a noi così appare, dal nostro ritmo umano contemporaneo.
Certo, ci sono alcuni casi in cui la lentezza può essere, o apparire, un impedimento. Può accadere di assimilarla a qualcosa che non va come “dovrebbe” – un progetto che procede a rilento – oppure può portare a risultati peggiori di quanto sarebbe auspicabile se ci fossimo “dati una mossa”.
In ogni caso sembra davvero fondamentale sapere quando è il caso di andare piano (sano e lontano) e quando accelerare il ritmo. Ancora meglio sarebbe se ti venisse automatico, no? Allora cominciamo a provarci. Leggi (lentamente, ahahah) qui sotto.
Come puoi vivere la lentezza con equilibrio? Ecco un esercizio!
Cominciamo con qualcosa che possono fare tutti. Dico questo perché molti tra i miei lettori ormai hanno partecipato a qualche mio seminario, corso o percorso di coaching, e per chi sa usare gli strumenti che insegno equilibrare la lentezza è davvero facile, così come è facile mantenerla equilibrata senza pensarci più. E’ sufficiente affrontare il tema e applicarvici gli strumenti appresi.
Vai alla seconda pagina di questo post per fare l’esercizio
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